Una missione archeologica congiunta svizzera e francese diretta dal prof. Philippe Collombert dell’Università di Ginevra ha scoperto la parte superiore di un obelisco della regina Ankhnespepy II, madre del faraone Pepy II, VI Dinastia, circa 2350 BCE.

Il frammento è il più grande mai rinvenuto risalente all’Antico Regno, è lungo 2,5 m ed è in granito rosso; è stato calcolato che l’obelisco intero doveva essere alto all’incirca 5 m.

Il reperto è stato rinvenuto sul lato orientale del complesso funerario della regina e non all’entrata del suo tempio funerario, segno che fu vittima del saccheggio edilizio del Nuovo Regno.

Su di un lato della punta dell’obelisco è presente un’iscrizione che riporta i titoli reali della regina, inoltre ci sono tracce che suggeriscono una copertura in metallo, probabilmente rame o oro, in modo tale da riflettere i raggi del sole.

La regina Ankhnespepy II è stata la più importante della VI dinastia; per un periodo è stata reggente comandando di fatto l’Egitto, senza però assumere le caratteristiche del faraone, come farà più avanti la famosa Hatshepswt. Probabilmente questo ruolo di spicco all’interno della società egizia è il motivo per cui il suo complesso funerario è di notevoli dimensioni, secondo solo a quella del faraone stesso.